Le terapie oncologiche, ma anche la malattia in sé, possono causare alterazioni del tratto gastroenterico come dispepsia (cattiva digestione), gastrite, meteorismo, diarrea.
È un effetto collaterale tipicamente legato alla chemioterapia ma può presentarsi anche durante la terapia ormonale e durante l’assunzione di farmaci biologici (una particolare categoria di terapie a bersaglio molecolare). Può essere cronica o acuta e alterare la qualità di vita del paziente, una sua precoce individuazione è necessari al fine di evitare casi severi di disidratazione e di malassorbimento intestinale, con conseguente abbassamento dei livelli di sali minerali importanti per la salute dell’organismo, come sodio e potassio.
Cosa fare
Per contrastare il rischio di disidratazione è bene individuare tutte le strategie possibili per introdurre fluidi, tra cui bere acqua, tisane tiepide, spremute di agrumi, ma anche consumare alimenti ricchi di acqua e di sali minerali come purè di frutta oppure verdure, preferendo quelle con un minor apporto di fibra.
Scegliere fonti proteiche semplici da digerire come pollame e pesce bianco, e consumare pasti piccoli per non sovraccaricare il sistema gastrointestinale. Evitare alimenti troppo grassi e unti, difficili da digerire, e sospendere temporaneamente il consumo di prodotti integrali in favore di cereali in chicco perlati. Sarebbe utile infine evitare il fumo di sigaretta, il tè e il caffè che possono irritare il tratto intestinale.
L’utilizzo di probiotici e antidiarroici, dopo consultazione medica, potrebbe essere indicata.
Cibi utili
Frutta cotta, sbucciata, e purè di frutta pastorizzata, escludendo pera, prugna e kiwi.
Vegetali cotti poveri di fibra: zucca, zucchine, spinaci, melanzane sbucciate, carote, piselli.
Cereali in chicco: orzo perlato, riso semintegrale.
Patate lesse consumate a temperatura ambiente.
Carne bianca: petto di pollo e fesa di tacchino.
Pesce bianco: merluzzo, sogliola, platessa.
Acqua minerale. Evitare bevande gassate
Le informazioni qui contenute non sostituiscono il parere del medico.
Fonti