Categorie Alimenti: Spezie.

Curcuma

Curcuma

 

benefici della curcuma

Famiglia: Zingiberaceae

Genere: Curcuma

Specie: Curcuma longa

 

Storia della curcuma

La curcuma è una pianta della famiglia delle Zingiberaceae, a cui appartengono anche zenzero e cardamomo.

È comunemente conosciuta con il nome di zafferano d’India, per il suo intenso colore giallo tendente al rosso.

 

È diffusa nelle regioni tropicali del Sud e Sud- Est asiatico. In particolare il paese d’origine è l’India che ne è anche il maggior produttore, viene inoltre coltivata in Sri Lanka, Indonesia, Cina e Giamaica.

 

Esistono più di 50 specie di curcuma, ma le più note sono la Curcuma alismatifolia, originaria dell’India e la Curcuma longa, specie più diffusa a cui si fa riferimento quando si parla di curcuma.

 

Proprietà nutrizionali della curcuma

tabella con i valori nutrizionali della curcuma

Valori nutrizionali della curcuma

Il colore giallo della curcuma è dovuto ad una miscela di sostanze note come curcuminoidi (presenti in quantità dell’ordine del 5%) tra cui troviamo bisdemetossicurcumina, desmetossicurcumina e curcumina che possiedono spiccate proprietà antiossidanti.

 

Ha un discreto contenuto di minerali, in particolare sono presenti calcio, magnesio e ferro.

Contiene inoltre vitamine del gruppo B. 

 

Benefici della curcuma

La curcumina, pigmento di color giallo-arancio, sembrerebbe avere effetti benefici sull’uomo tra cui: interferire con lo stato infiammatorio, effetti sui geni dell’invecchiamento, controllo della glicemia, incremento del colesterolo HDL e riduzione del rischio di trombi in soggetti con aterosclerosi.

 

Il consumo di curcuma può risultare utile in caso di alterazione del gusto, effetto collaterale derivante dal trattamento oncologico.

 

Interazioni della curcuma

La curcuma potrebbe interferire con l’azione dei farmaci anticoagulanti, quali warfarin e eparina.

 

Produzione e Tecnologia della curcuma

Caratteri botanici della curcuma

La curcuma è un’erba perenne che raggiunge un’altezza massima di circa un metro.

Presenta foglie di grandi dimensioni con picciolo allungato. I fiori di color giallo sono riuniti in una spiga munita di brattee bianche o violacee, hanno una corolla con il petalo posteriore ben sviluppato.

 

La radice è un grosso rizoma cilindrico, ramificato, di colore giallo o arancione, fortemente aromatico che costituisce la parte di interesse commerciale dal quale si ricava la spezia.

 

Produzione della curcuma

Si utilizzano in parte i rizomi raccolti dopo che la parte aerea si è disseccata; questi vengono privati delle radici, cotti nell’acqua e seccati al sole oppure seccati direttamente in essiccatori appositi.

 

Per quanto riguarda l’ambito alimentare della curcuma si ricava il pigmento giallo, la curcumina, utilizzato come colorante alimentare, atossico, stabile al calore e poco sensibile alle variazioni di pH.

Si utilizzano, inoltre, la polvere del rizoma, l’oleoresina, estratti e soluzioni a tenore variabile di curcumina.

 

La curcuma viene utilizzata in particolare per produrre il curry, insieme a coriandolo, noce moscata, zenzero, peperoncino e altre spezie.

 

Preparazione e Conservazione della curcuma

La curcuma può essere inserita nella dieta quotidiana, aggiungendone 1-2 cucchiaini alla fine della cottura di pietanze come verdure saltate, spezzatini di carne o creme e salse.

 

Si consiglia di assumerla sempre con un grasso (ad esempio olio extravergine di oliva) in quanto l’associazione facilita l’assorbimento intestinale dei componenti bioattivi.

Anche una molecola contenuta nel pepe, la piperina, aumenta l’assorbimento della curcumina e ne facilita l’assorbimento.

 

La curcuma deve essere conservata in vasetti di vetro scuro a tenuta ermetica e da conservare rigorosamente lontano dalla luce e dalla umidità in quanto la curcumina è molto sensibile alla luce.

 

Le proposte di ricette di FBO con la curcuma



  • • Liotta E., Pelicci P.G., Titta L., 82016) “La dieta smartfood”. Rizzoli, Milano

    • Maugini E. Maleci Bini L. Mariotti Lippi M. (2014). “Botanica farmaceutica” Piccin, IX ed: 400,444,515,577,597.

    www.humanitas.it

    www.inran.it