Paprica

Paprica o Paprika

 

La paprica (o paprika) è una spezia ottenuta dai peperoni, ovvero i frutti delle piante della specie Capsicum annuum L. originaria dell’America Tropicale. Per ottener questa polvere i peperoni vengono tagliati, essiccati ed infine macinati. Inoltre a seconda dei peperoni scelti è possibile ottenerne varietà dolci oppure piccanti.

Le due varietà di peperoni da cui si ottiene la paprika sono i peperoni a forma allungata (Capsicum annuum var. longum) e i peperoni a forma di grossa ciliegia (Capsicum annuum var. longum grossum).

Le due componenti di piccantezza, valutata in base al contenuto di capsaicina, e colorazione, in relazione alla quantità di pigmenti presenti, rivestono un ruolo importante soprattutto nel momento della vendita del prodotto finale. Infatti più la paprika risulta piccante, più il suo colore vira verso il giallo-arancione vivo in quanto il contenuto di capsaicina è maggiore; la capsaicina avendo un effetto antiossidante previene l’ossidazione della frazione gialla a pigmento rosso.

La paprica si differenzia dal peperoncino per la varietà di peperone utilizzata, per la lavorazione del prodotto macinato e per il grado di piccantezza.



Peperoncino

Peperoncino

 

Famiglia: Solanaceae

Genere: Capsicum

Specie: Capsicum annuum L.

 

Il peperoncino è una pianta erbacea annuale originaria dell’America del Sud che in Italia viene coltivata in tutte le regioni.

La classificazione delle varie tipologie di peperoncino è complessa e difficile e tutte le varietà sono divise in due gruppi: specie domesticate (coltivate dall’uomo) e specie selvatiche (non coltivate, crescono spontanee in natura).

Le specie più diffuse del gruppo “domesticate” sono cinque: Capsicuum annuum, Capsicum baccatum, Capsicum chinense, Capsicum frutescens, e Capsicum pubescens.

La specie più diffusa in Europa è il Capsicum annuum.



Cannella

Cannella

 

proprietà della cannella

Famiglia: Lauraceae

Genere: Cinnamomum

Specie: Cinnamomum zeylanicum L.

 

Storia della cannella

La cannella è una spezia esotica usata in tutto il mondo da diversi secoli.

 

È ottenuta dalla corteccia del Cinnamomun, un albero sempreverde.

Le piante, essendo di origine tropicale, hanno bisogno di zone umide con alte e costanti temperature per crescere in modo ottimale e la corteccia, le foglie, i fiori, i frutti e le radici vengono utilizzate sia per uso medico che culinario.

 

Tipologie di cannella

Il Cinnamomum è presente in due varietà principali:

 

  • Cinnamomum zeylanicum: è un albero sempreverde originario dell’Asia tropicale e dello Sri Lanka.
    Dall’essiccazione dei rami che hanno almeno tre anni si ricava la cannella, chiamata “Ceylon” o “vera cannella“.

 

  • Cinnamomum cassia: è un albero originario della Cina e del sud est asiatico.
    La cannella, ottenuta dai rami giovani, è soprannominata “cinese” ed è caratterizzata da un aroma meno intenso rispetto alla prima.

 

Una differenza rilevante tra le due, oltre all’aroma, è il contenuto di cumarina. In Cinnamomun Cassia è più elevato rispetto a Zeylanicum e la conseguenza si ripercuote in un maggior rischio per la salute se la cannella è consumata abitualmente e in elevate quantità.

 

Proprietà nutrizionali della cannella

tabella con i valori nutrizionali della cannella

Valori nutrizionali della cannella

La cannella viene consumata principalmente come spezia. È costituita da fibre, zuccheri semplici, proteine e dal 10% di acqua; i grassi sono limitati.

 

Sono presenti discrete quantità di vitamine del gruppo A, B e C e minerali come calcio, ferro e manganese.

 

La cannella inoltre contiene importanti principi attivi come l’acido cinnamico, l’eugenolo, la cinnamaldeide (presente anche nell’olio di cannella), l’epicatechina ed i tannini.

 

L’utilizzo della cannella può essere una valida alternativa all’uso dello zucchero, per esempio nella preparazione dei dolci.

 

I benefici della cannella

Recenti studi di laboratorio su modelli cellulari utilizzando la cannella hanno dimostrato i suoi effetti antiossidanti, antinfiammatori, antimicrobici verso vari patogeni alimentari e la sua capacità nel controllare la glicemia ed i livelli di colesterolo.

 

L’aldeide cinnamica e l’epicatechina, contenute nella cannella, sembrerebbero avere un possibile ruolo anche nel rallentare il progredire dell’Alzheimer.

 

Interazioni della cannella

La cannella potrebbe interagire con l’impiego di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).

 

Produzione e Tecnologia della cannella

Coltivazione della cannella

L’albero della cannella ha bisogno di temperature abbastanza elevate e umidità che si mantengano costanti nel tempo per assicurarne la crescita.

 

In Italia la coltivazione della cannella avviene principalmente in vaso e non necessita di cure particolari: bisogna solo provvedere ad innaffiarla quando il terreno si presenta asciutto (poiché l’albero della cannella cresce in zone dove le precipitazioni sono frequenti) e a rimuovere i rami secchi e/o danneggiati.

 

Produzione della cannella

La cannella, a differenza di molte altre spezie, si ottiene dai rami o dal fusto dell’albero.

Nel caso in cui si voglia ottenere dai rami, viene estratta la parte interna che poi viene fatta essiccare, mentre se estratta dal fusto, questo dovrà avere almeno 3 anni di età. Anche in questo caso segue l’essicazione.

 

Il legno, a seguito dell’essiccazione, subisce un ripiegamento su se stesso assumendo la classica forma arrotolata dei bastoncini in commercio.

 

Dalla corteccia è possibile ottenere anche la polvere e l’olio essenziale, spesso utilizzati in cucina per l’aroma pungente e con note pepate e per il sapore dolce. Infatti la polvere è utilizzata principalmente per aromatizzare i piatti, i bastoncini per gli infusi e l’olio come rimedio naturale o profumatore per la casa.

 

Stagionalità della cannella

La cannella è presente sul mercato tutto l’anno.

 

Preparazione e Conservazione della cannella

La cannella è una spezia utilizzata in cucina per insaporire i piatti donando un tocco dolce ma nello stesso tempo piccante.

Si ritrova in ricette per le torte, per i biscotti, per i budini o per aromatizzare le bevande come il tè, il vino e il latte. Non è raro il suo accompagnamento a piatti di carne, verdure o nel riso.

 

I prodotti della cannella in commercio sono i bastoncini, la polvere e l’olio.

I primi devono essere sbriciolati prima dell’uso e messi in acqua bollente per godere di tutte le qualità che la caratterizzano. La polvere invece è “adatta alla ricette che richiedono cottura o nei dolci che lievitano in forno”.

 

Sia per i bastoncini che per la polvere la migliore conservazione della spezia viene attuata mettendola in contenitori di vetro ben chiusi, lontano dalla luce e dall’umidità.

 

L’olio invece viene utilizzato per la profumazione dell’ambiente o come rimedio naturale avendo proprietà antisettiche, stimolanti, digestive e carminative. In esso infatti è presente la cinnamaldeide, una molecola con attività antiossidanti e antimicrobiche verso vari patogeni alimentari.

 

Le proposte di ricette di FBO con la cannella: