Categorie Alimenti: Cereali.

Topinambur

Topinambur

 

Famiglia: Compositae

Genere: Helianthus

Specie: Helianthus tuberosus L.

 

Il Topinambur, conosciuto anche come Tartufo di canna o Patata del Canada, è la radice dell’Helianthus tuberosus, una pianta perenne di origine americana.

Nell’Europa occidentale e nelle regioni Mediterranee il topinambur viene spesso utilizzato come se fosse una patata, sebbene risulti meno nutritivo di quest’ultima. Inoltre, rispetto alla patata, si conserva male una volta estratto da terra in quanto contiene inulina anziché amido.



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    Spesso considerato al pari di una patata, in realtà le sue caratteristiche nutrizionali sono ben diverse. In particolare, non rappresenta un’ottima fonte di carboidrati come la patata. Tuttavia, il topinambur presenta buone quantità di una particolare tipologia di fibra, l’inulina. Questo composto arriva inalterato nel colon, dove i microrganismi che vi abitano possono utilizzarlo come nutrimento. L’inulina agisce come prebiotico e aiuta a ridurre l’assorbimento da parte dell’intestino di grassi e zuccheri: in questo modo, l’inulina aiuta a proteggere la salute cardiometabolica da eccessi di glucosio e colesterolo nel sangue.

     

    A livello di micronutrienti il topinambur è molto ricco in potassio, utile a regolare il contenuto ed il flusso di acqua dentro e fuori dalle cellule e fondamentale per la normale funzione del cuore, dei muscoli e del sistema nervoso.

     

    Il topinambur è inoltre una fonte di antiossidanti (vitamine A, C ed E, selenio e manganese); di vitamine importanti per il metabolismo (appartenenti al gruppo B) e lo sviluppo del sistema nervoso durante la gestazione (i folati); di ferro, importante per la produzione dei globuli rossi; e di calcio e fosforo, alleati di ossa e denti.

    • Il topinambur è un tubero dalla forma irregolare dotato di radici ramificate provviste di rizomi tuberiferi. Lo stelo è eretto e lungo, pubescente; i fiori sono gialli e riuniti in un capolino terminale. Il frutto è un achenio, ovvero un frutto secco con un pericarpo più o meno indurito (talvolta anche legnoso) contenente un unico seme che è distinto dal pericarpo stesso.

      Non richiede grosse esigenze ambientali; resiste al freddo e al caldo ma preferisce climi temperato-caldi, tipici dell’area mediterranea, aree soleggiate e si adatta ad ogni tipo di terreno. Essendo una pianta rustica e invadente, talvolta infestante, conviene coltivarla fuori rotazione oppure prima di una coltura sarchiata.

      Per quanto riguarda la coltivazione, la tecnica colturale è simile a quella della patata. Il piantamento dei tuberi si esegue a righe distanti 50-60 cm (si riducono a 20-25 cm nella coltura da foraggio), pochi centimetri sotto il livello del terreno (solitamente 10 cm). La semina si esegue durante la metà o gli ultimi giorni dell’inverno. In seguito è sufficiente una normale rincalzatura poiché la pianta assume uno sviluppo assai rigoglioso e soffoca facilmente le erbe infestanti.

      La raccolta dei tuberi si fa quando gli steli sono ormai secchi, generalmente in autunno, garantendo così un consumo che si estende per l’intera stagione fredda. La produzione si aggira intorno ai 200-250 quintali ad ettaro.

      La stagione del topinambur va da ottobre a marzo.

      Il Topinambur, oltre all’alimentazione umana, viene utilizzato per l’industria e il bestiame; in quest’ultimo caso anche gli steli e le foglie della pianta forniscono foraggio.

      • I negozi fisici sono ben forniti di tale alimento. Solitamente la scelta più indicata è rivolta alle attività bio, oppure nei grandi mercati. l topinambur può essere consumato crudo o cotto, nel secondo caso il procedimento può ricordare il modo di cucinare le patate. Ottimo mangiato così, con sale e pepe. Naturalmente cucinato risulta più delicato da mangiare rispetto alla versione cruda, anche se quest’ultima mantiene intatte le proprietà benefiche in cucina potete realizzare molti piatti con questa specie di radice.

        Si accosta bene ai funghi, le noci, alla salsa di pomodoro e nelle insalate. Ma naturalmente le sue preparazioni non si fermano qui. Può essere l’ingrediente primario per realizzare una squisita purea, oppure per condire risotti. Anche nelle zuppe è perfetto e molto apprezzato.

        Il topinambur viene utilizzato anche per la realizzazione d’integratori. In questo caso vi consigliamo, prima di iniziare la loro assunzione, di parlarne con il vostro medico in quanto possono avere delle controindicazioni e interferire con eventuali terapie farmacologiche in corso. In caso di consumo abbondante, l’elevato apporto di inulina tipico del topinambur può causare fastidiosi effetti collaterali a livello intestinale (gas).