Categorie Alimenti: Verdura.

Rape

Rape

 

Famiglia: Cruciferae – Brassicaceae

Genere: Brassica

Specie: Brassica rapa L. subsp. rapa Thell.

 

La rapa è una crucifera originaria della Siberia occidentale che appartiene alla stessa famiglia del cavolo, del cavolfiore e dei cavoletti di Bruxelles. È nota anche con il nome di “rapa bianca” per il suo colore biancastro, sebbene diverse varietà abbiano esternamente sfumature violacee

Con il termine “rapa” viene indicata la radice della pianta, mentre le foglie rappresentano le cosiddette “cime di rapa”.

Le varietà vengono distinte in base alla forma, che può essere tondeggiante, ovale, ellittica o conica, al colore della radice ed all’epoca di coltivazione.

La rapa ha un sapore dolciastro e delicato e può essere consumata sia cruda che cotta.

 



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    Le rape presentano una buona quantità d’acqua e poche calorie, mentre il contenuto di fibra è considerevole, infatti una porzione di rape è in grado di soddisfare un quinto dell’apporto giornaliero raccomandato di fibre.

     

    Per quanto riguarda i micronutrienti, le rape contengono buone quantità di potassio, ferro e manganese e sono ricche di vitamina C, vitamina con una potente azione antiossidante, che favorisce l’assorbimento intestinale del ferro e del cromo e che interviene anche nella difesa immunitaria.

    Anche la vitamina A è presente in buone quantità, vitamina fondamentale per un buon funzionamento della vista, per la crescita delle ossa, per la funzione testicolare e ovarica e, inoltre, per un sano sviluppo embrionale.

     

    Vi consigliamo, come nella maggior parte dei casi, di consumare questo tipo di verdura cruda, per beneficiare delle vitamine e per evitarne la distruzione al calore o la perdita in acqua.

    • La rapa è una crucifera a ciclo biennale (annuale in coltura). Al primo anno forma una radice carnosa di 5-10 cm di diametro dalle varie forme e dimensioni (può essere infatti globosa, globosa-appiattita o allungata); la radice ha un colore bianco giallo, con sfumature rosso violette o verdi, la polpa è bianca e croccante, le foglie basali sono provviste di picciolo allungato con lembo intero, lobato o lirato. Al secondo anno emette uno stelo fiorale ramificato alto circa 80 cm con foglie lanceolate con la presenza di fiori gialli ermafroditi. La fecondazione è in genere incrociata, entomofile o anemofila. La durata della germinabilità è di 4-5 anni.

      La rapa si adatta bene ai climi temperati umidi, resiste bene al freddo fino a -10°C e si adatta ai diversi tipi di terreno prediligendo quelli profondi, freschi e ben drenati.

      Viene generalmente impiantata da luglio a settembre dopo una coltura primaverile-estiva per ottenere la produzione invernale; viene seminata a spaglio o a file distanti 20 cm (manualmente o a macchina), interrando il seme a 1-2 cm. La densità colturale è di 20-30 piante a metro quadrato. Più rara è la semina in gennaio-febbraio per la produzione primaverile. Il ciclo di coltivazione della rapa, cioè il periodo d’attesa che va dalla semina al raccolto, va dai 50 agli 80 giorni.

      Le cure colturali comprendono il diserbo che può essere effettuato con sarchiature se la semina è stata a file, o con diserbanti. Altre cure possono essere: diradamento, fertirrigazione azotata e irrigazioni.

      La raccolta avviene nel periodo invernale da ottobre a marzo dopo 2-3 mesi dalla semina; può essere scalare o contemporanea quando le radici hanno raggiunto un diametro di 6-10 cm; vengono poi riunite in mazzi e lavate. Le radici private delle foglie possono essere conservate in frigo per 3-4 mesi.

      La rapa è un ortaggio consumato soprattutto nel periodo invernale.

      • Come detto in precedenza, la maniera migliore per consumarle sarebbe crude in insalata, soprattutto per beneficiare a pieno del quantitativo di vitamine presenti. In ogni caso il metodo di cottura tradizionale più conosciuto e veloce, è quello di lessarle come le patate in acqua fredda per circa 45 minuti dopo averle ovviamente lavate accuratamente in acqua fredda per eliminare ogni residuo di terreno presente sulla buccia.

        A cottura ultimata si scolano e si passano sotto il getto dell’acqua fredda. Si sbucciano, si affettano si condiscono con olio, o limone oppure con fettine di cipolla.

        Un altro tipo di cottura è quello al cartoccio. Per prima cosa si preriscalda il forno a 180-200 ° C. Si lavano le rape accuratamente sotto il getto della fontana. Si asciugano e poi dopo averle tagliate a spicchi si dispongono su una teglia foderata con della carta forno. Si condiscono con olio, poco sale, pezzetti di aglio, un pizzico di pepe e un trito di prezzemolo. Si chiude la carta forno o la carta stagnola e si infornano per 30 minuti. A cottura ultimata, si tolgono dal forno, si apre il cartoccio e si servono.

        Questa radice come il tubero dello zenzero può essere conservata fresca in frigorifero per settimane. Si può anche congelare, dopo averla fatta bollire per qualche minuto o metterla sottovuoto con l’etichetta riportante la data di preparazione.

        Tra le controindicazioni, è bene sottolineare che le rape possono risultare di difficile digestione a causa della cellulosa.