Categorie Alimenti: Frutta.

Pompelmo

Pompelmo

 

pompelmo

Famiglia: Rutaceae

Genere: Citrus

Specie: Citrus paradisi

 

Pompelmo: cos’è e storia

Il pompelmo è il frutto del Citrus paradisi, un ibrido naturale tra Citrus maxima (il pomelo) e Citrus sinensis (l’arancio dolce).

 

Frutto originario delle Barbados (uno dei pochi agrumi non proveniente dall’Asia), in Florida cominciò ad essere coltivato a metà ‘800, per poi diffondersi in Argentina, Sudafrica e Israele.

In Italia fece la sua comparsa intorno alla fine degli anni ’60-primi anni ’70. Ad oggi viene coltivato in Puglia e Calabria.

Dagli anni ’90 sono presenti anche i pompelmi con la polpa rosa, una selezione varietale più dolce e succosa.

 

Varietà di pompelmo

La classificazione commerciale è fatta in base a

 

  • epoca di maturazione (precoci, di mezza stagione e tardivi);
  • colore della polpa (a polpa chiara e pigmentata);
  • presenza di semi (con semi, più idonee per l’industria, o apireni, più adatte al consumo fresco).

 

Tra le cultivar apirene ricordiamo la Marsh, a polpa chiara, la Redblush, la Star Ruby e la Pink Marsh, tutte a polpa pigmentata.

 

Proprietà nutrizionali del pompelmo

tabella con i valori nutrizionali del pompelmo

Pompelmo valori nutrizionali

Tutte le varietà di pompelmo, che si possono riconoscere dalla colorazione della polpa, sono composte principalmente da acqua, zuccheri semplici e fibra.

 

Per quanto riguarda i minerali, quello più presente risulta il potassio, mentre tra le vitamine, come per tutti gli agrumi, spicca il suo contenuto in vitamina C.

Anche la vitamina A è ben rappresentata, soprattutto in quelle varietà di pompelmo pigmentate che contengono carotenoidi, ovvero i precursori della vitamina A.

 

Il pompelmo rosa inoltre è buona fonte di un potente carotenoide senza azione provitaminica, il licopene, che sembrerebbe avere un ruolo positivo per la salute cardiovascolare e per la prevenzione di alcuni tipi di tumori. Le maggiori evidenze scientifiche si registrano per il tumore della prostata.

 

Pompelmo benefici

Il pompelmo contiene la vitamina C che apporta numerosi benefici a livello del corpo umano svolgendo importanti funzioni fisiologiche. Possiede infatti un’attività antiossidante, è molto utile per rafforzare il sistema immunitario ma è fondamentale anche per la sintesi del collagene.

 

Altre molecole che influiscono positivamente sull’organismo sono il licopene (come già citato prima) e fitonutrienti come i polifenoli, la naringerina e i limonoidi. Nello specifico i limonoidi hanno attività detossificante, la naringerina interviene nella riparazione del DNA e sia il licopene sia i polifenoli hanno azione antinfiammatoria. I polifenoli, inoltre, hanno anche attività antiossidante proteggendo le cellule dallo stress ossidativo.

 

La porzione di consumo standard consigliata è di 150 grammi, che corrisponde circa a un frutto medio fresco.

 

Pompelmo interazioni

Se si stanno assumendo statine come atorvastatina, lovastatina e simvastatina non bisognerebbe eccedere con il consumo di succo di pompelmo, in quanto grandi quantità di questo succo possono aumentare i livelli di statine nell’organismo e causare effetti collaterali.

Il succo di pompelmo può interagire anche con altri farmaci quali antiipertensivi (es nifedipina), per il rigetto di trapianto (es. ciclosporina), corticosteroidi (es. budesonide). antistaminici (es. fexofenadina) e farmaci per le aritmie (es. amiodarone).

 

Inoltre il succo di pompelmo può inibire il citocromo P 3A4 (CYP3A4), per cui i farmaci metabolizzati da tale isoenzima rimangono più a lungo nell’organismo con un conseguente aumento delle concentrazioni ematiche del farmaco.

 

Produzione e Tecnologia del pompelmo

Caratteri botanici della pianta di pompelmo

Il pompelmo è un agrume sempreverde e la pianta è molto vigorosa; l’albero può raggiungere anche 12 metri di altezza e presenta una forma tondeggiante con fogliame denso.

Le foglie sono ovate e di colore verde scuro, con picciolo alato e una spina flessibile all’ascella.

I fiori sono grandi, riuniti in genere in infiorescenze bianche raggruppate che danno poi origine a frutti, anch’essi riuniti in grappoli. Il nome inglese, “grapefruit”, deriva proprio dalla caratteristica dei frutti che sono riuniti in grappoli.

 

Il frutto è un esperidio, un frutto carnoso simile a una bacca, globosa e molto grande (diametro di 10 o 15 centimetri) con buccia liscia gialla o rosata (epicarpo o esocarpo). Il frutto all’interno (endocarpo) è suddiviso in logge o spicchi (11-14) separati dalla buccia attraverso l’albedo (mesocarpo), il tessuto spugnoso bianco.

La polpa è succosa, amarognola-acidula, normalmente gialla, o rosa-rosso in alcune varietà.

I semi, dove presenti, sono bianchi e poliembrionici.

 

Coltivazione del pompelmo

Essendo piante di origine tropicale, hanno particolari esigenze nei confronti del clima.
Per ottenere una produzione commerciale valida occorre che questo sia caldo, sufficientemente umido, con inverni miti e senza ampie escursioni termiche, anche se una moderata presenza di queste ultime consente nelle zone mediterranee la comparsa di pigmenti antocianici e carotenoidi, responsabili della colorazione tipica del frutto.

In genere svolgono la loro attività vegetativa a temperature comprese tra i 13 e i 30°C. Relativamente al freddo, vengono danneggiati da temperature inferiori a 0°C con intensità variabile in relazione alla specie e alla varietà.

 

Il terreno ottimale è quello sciolto o di medio impasto, profondo, fertile, ben drenato e ben dotato di sostanza organica.

 

Il momento migliore per mettere a dimora le giovani piante di agrumi è la primavera, da fine marzo a maggio. La forma di coltivazione che maggiormente si riscontra negli agrumeti è il globo.

Negli agrumi la fruttificazione avviene sui rami dell’anno precedente e l’accrescimento dei rami si verifica normalmente in tre periodi: primavera, inizio estate e autunno.

 

La potatura va eseguita limitandosi solo ad alleggerire la chioma eliminando i rami secchi, rotti o debilitati dopo che hanno già fiorito o quelli curvi verso il basso; tale azione risulta invece necessaria quando si verificano attacchi parassitari da cocciniglie e quando l’altezza della pianta non permette più un’agevole raccolta da terra.

 

Produzione del pompelmo

La raccolta va effettuata quando i frutti hanno raggiunto un grado di maturazione sufficiente: al contrario di altre specie, infatti, la maggior parte degli agrumi non può completare la maturazione dopo che i frutti sono stati staccati dall’albero.

La raccolta viene attuata sia da terra che con scale e i frutti, raccolti con l’ausilio di apposite forbici, per non privarli della rosetta, vengono posti in cesti di plastica o nei cesti a sacco e successivamente in cassette di plastica del contenuto medio di 20-22 kg.

Le cassette, poi, vengono portate ai bordi degli appezzamenti ed accatastate sui pallets o caricate direttamente sui mezzi di trasporto e da qui trasferite ai magazzini di lavorazione e/o conservazione.

Una volta che il prodotto è arrivato al magazzino, questo subisce una lavorazione consistente in: lavaggio, trattamento anticrittogamico, ceratura, selezione, calibratura e confezione.

 

Oltre che per il consumo fresco, i frutti possono essere utilizzati nell’industria per ottenere sono: essenze o oli essenziali, succhi, scorze in salamoia e candite, confetture.

 

Stagionalità del pompelmo

La stagione del pompelmo inizia a novembre e termina a maggio.

 

Preparazione e Conservazione del pompelmo

I pompelmi si conservano bene a temperatura ambiente o in frigorifero per più tempo, nello scomparto della frutta e verdura, dove possono resistere oltre due settimane.

Il succo di pompelmo può anche essere congelato e utilizzato dopo qualche mese.

 

In cucina si abbina bene anche a ricette di pesce, ma in genere l’uso più comune è sotto forma di succo di pompelmo, ideale in alternanza alla spremuta d’arancia per iniziare la giornata con una buona dose di Vitamina C.