Categorie Alimenti: Frutta a guscio.

Noce Pecan

Noce Pecan

 

Famiglia: Juglandaceae

Genere: Carya

Specie: Carya illinoensis

 

Il Pecan è una pianta originaria dell’America Settentrionale, nella zona al confine tra Messico e Stati Uniti. Ne esistono numerose varietà (circa 500) che vengono distinte in orientali, adatte a climi caldo-umidi, e occidentali, che resistono meglio alla siccità. In Italia è coltivata in piccoli appezzamenti specializzati in Sicilia e in alcune aree della Puglia.



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    Il gheriglio di noce Pecan rappresenta la parte edibile del frutto, racchiusa all’interno di un guscio legnoso e, contenendo più del 70% di lipidi, risulta un alimento molto energetico. La frazione lipidica è costituita prevalentemente da acidi grassi monoinsaturi, in particolar modo acido oleico, ed in secondo luogo da acidi grassi polinsaturi, acido linoleico e linolenico, ovvero acidi essenziali che devono essere assunti con la dieta.

    La noce Pecan presenta anche un buon contenuto di fibra, proteine e arginina, un amminoacido essenziale. Offre anche un buon apporto di potassio, fosforo e magnesio, di vitamine del gruppo B e di vitamina E.

    • Il Pecan è una pianta che si adatta bene a climi caldi, a causa del lungo periodo vegetativo, è a foglia caduca e resiste alle basse temperature invernali (fino a -10°C). I frutti sono drupe dalla forma cilindrica allungata con guscio liscio e sottile, di dimensioni variabili a seconda della varietà, e con un gheriglio di sapore gradevole. Sono costituiti da un epicarpo, meno spesso rispetto alla noce tradizionale, inizialmente di colore verde ed in seguito marrone, un mesocarpo ed un endocarpo, di consistenza dura e legnosa e di colore bruno o rosso a seconda della varietà, che avvolgono il seme (la parte edibile del frutto). Il seme si presenta meno tubercolato e di colore più rossiccio rispetto a quello della noce comune ed in commercio si trova spesso all’interno del guscio, attorniato da una pellicola di colore rosso chiaro. Il sapore è simile a quello della noce.

      Questa frutta a guscio viene coltivata soprattutto nel sud degli Stati Uniti, in Brasile, in Australia e in Israele. In Italia si trova in Sicilia, in Puglia e in altre aree meridionali. Il maggior produttore mondiale è rappresentato dagli Stati Uniti (tra l’80 e il 95% della produzione totale), con significative produzioni in: Texas, Georgia, Alabama, Louisiana e Oklahoma.

      Le noci Pecan giungono a piena maturazione in autunno, nel mese di ottobre, e la raccolta viene effettuata nei mesi di ottobre-novembre (subito dopo quella delle noci “classiche”). Dopo la raccolta le noci Pecan vengono sottoposte alla smallatura, procedimento che permette l’allontanamento dell’involucro di rivestimento. Successivamente vengono lavate ed essiccate in modo da ridurre il contenuto di umidità al 4-5%. Tutte queste operazioni hanno come obiettivo l’aumento della shelf-life del prodotto ed una migliore conservazione.

      Le noci Pecan possono essere conservate fresche oppure essiccate; l’essiccazione viene condotta su un pavimento al chiuso oppure su pannelli sollevati dal suolo, in luoghi protetti dalle precipitazioni e dall’umidità e, per ottenere un’essiccazione completa, sono necessarie circa 2 settimane.

      In commercio si possono trovare noci Pecan fresche o essiccate, confezionate o sfuse.

      • Le noci Pecan possono essere conservate a temperatura ambiente, in luogo fresco ed asciutto all’interno di contenitori chiusi ermeticamente; in frigorifero si possono conservare per circa 2 mesi, se in freezer invece per 4-6 mesi.

        Le noci Pecan possono essere utilizzate nell’impasto di biscotti, muffin, torte morbide o crostate oppure possono arricchire primi e secondi piatti o, essere aggiunte a verdure ed insalate.

        • • Cabras P., Martelli A. (2004) “Chimica degli Alimenti”, Piccin, Padova.

          • Liotta E. con Pelicci P.G. e Titta L. (2016) “La dieta SmartFood”, Rizzoli, Milano.

          www.agraria.org

          www.bda-ieo.it