Categorie Alimenti: Frutta.

Mandarini

Mandarini

 

mandarini benefici

Famiglia: Rutaceae

Genere: Citrus

Specie: Citrus nobilis

 

Storia dei mandarini

Il mandarino è un agrume ed è il frutto invernale della pianta Citrus nobilis – Citrus deliciosa. Di origini cinesi, è stato portato in Europa all’inizio dell’Ottocento.

 

Sembra sia un ibrido tra Citrus reticulata (mandarancio) e Citrus sinensis (arancio dolce), infatti si presenta molto simile all’arancia ma più piccolo e dolce.

 

In Italia è molto diffusa la varietà “Avana”, da cui sono state ottenute numerose selezioni come l’Avana apirena e il Tardivo di Ciaculli.

 

In commercio si possono trovare anche frutti ibridi, ottenuti dall’incrocio tra il mandarino e altri alberi da frutto; alcuni esempi sono la clementina (Citrus clementina), agrume ricavato dall’incrocio tra il mandarino e l’arancio amaro, e il mapo, ottenuto dall’ibridazione del mandarino con il pompelmo.

 

Proprietà nutrizionali dei mandarini

tabella con i valori nutrizionali dei mandarini

Mandarini valori nutrizionali

I mandarini, come tutta la frutta fresca, sono ricchi in acqua, carboidrati semplici, fibra, vitamine e minerali.

Tra quest’ultimi il più presente è sicuramente il potassio, mente per quanto riguarda le vitamine, sicuramente la vitamina C, o acido ascorbico, è la più rappresentata.

 

I mandarini presentano anche un buon contenuto di vitamina A, sotto forma del suo principale precursore, il beta-carotene.

 

Mandarini benefici

I mandarini, grazie alla quantità di fibre che contengono, favoriscono il corretto funzionamento dell’intestino. Purtroppo però hanno meno fibre rispetto ad altri frutti.

 

Questi frutti ha anche caratteristiche antiossidanti, per la precisione contengono vitamina C che è uno dei più potenti antiossidanti. La vitamina C è in grado di rafforzare il sistema immunitario nelle stagioni fredde ed è fondamentale per la sintesi del collagene, proteina principale del tessuto connettivo, ovvero di pelle, vasi sanguigni, muscoli e ossa.

Il consumo di questo agrume risulta infatti utile in caso di carenza di vitamina C.

 

Recenti studi suggeriscono che il mandarino possa aiutare a prevenire il tumore al fegato.

 

La porzione giornaliera standard è 150 grammi che corrisponde a due frutti freschi.

 

Produzione e Tecnologia dei mandarini

Caratteri botanici della pianta dei mandarini

Il mandarino è una pianta robusta con chioma espansa che può raggiungere fino a 4,5 m di altezza.

Le foglie, da ovato-oblunghe a ovato-lanceolate, hanno picciolo con alette sottili. I fiori sono piccoli, bianchi, profumati e singoli.

I frutti sono di taglia media, globosi e depressi ai poli chiamati anche “esperidi”, con buccia sottile non aderente alla polpa. Quest’ultima è color arancio, aromatica e succosa e ricca di semi, anche se sono state selezionate varietà apirene, ovvero prive di semi.

Sotto la buccia si trova l’albedo, la parte bianca spugnosa e amara.

 

Coltivazione dei mandarini

La raccolta si effettua da dicembre a marzo, nel momento in cui i frutti hanno raggiunto un grado di maturazione sufficiente. Infatti, una volta staccati dall’albero, gli agrumi non completano la maturazione.

I frutti vengono raccolti mediante l’ausilio di apposite forbici.

 

Produzione dei mandarini

Una volta arrivato al magazzino, il prodotto viene lavato, sottoposto al trattamento anticrittogamico, cerato, selezionato, calibrato e confezionato. I frutti vengono quindi conservati in atmosfera normale o controllata.

 

Oltre che per il consumo fresco, i mandarini possono essere utilizzati nell’industria per ottenere prodotti quali essenze o oli essenziali, succhi, confetture e liquori.

 

Stagionalità dei mandarini

I mandarini sono presenti sul mercato da novembre a febbraio.

 

Preparazione e Conservazione dei mandarini

I mandarini si conservano a temperatura ambiente per circa 2 settimane se posizionati in un luogo fresco o asciutto e non ammassati gli uni sugli altri.

In frigorifero invece, nello scomparto della frutta, si conservano per un periodo di tempo più lungo.

 

Al momento dell’acquisto è bene optare per i frutti che appaiono maturi, sodi, con la buccia elastica ben aderente al frutto e dal colore brillante e uniforme.

 

I mandarini per essere consumati devono prima essere sbucciati. Assumendo il frutto così, al naturale, non viene disperso il contenuto di vitamina C presente, che è termolabile.

 

I mandarini trovano molte applicazioni in cucina: gli spicchi possono essere inseriti in insalate o in macedonie; si possono utilizzare per preparare spremute e centrifughe e anche le marmellate.

 

Nella preparazione di marmellate si utilizza anche la buccia (flavedo), ripulita però dalla parte bianca ed amara chiamata albedo.



    • Grosso G., et al (2013) “Effects of Vitamin C on health: a review of evidence”, Review Frontier in Bioscience (Landmark Ed);18:1017-29.
    • LARN livelli di assunzione di riferimento di nutrienti e energia per la popolazione italiana. IV revisione. SICS, 2014; p. 8.
    • www.agraria.org
    • www.bda-ieo.it
    • www.humanitas.it