Lo sviluppo dei sintomi quali nausea e vomito è molto frequente ed è prevalentemente correlato ai trattamenti oncologici siano essi medici che radioterapici.
È molto difficile prevedere nel singolo individuo l’entità e la frequenza di questi sintomi, ma solitamente se la terapia ha determinato nausea e/o vomito la prima volta, è probabile che lo farà anche nelle somministrazioni successive.
Grazie alla disponibilità odierna di antiemetici molto efficaci possono essere prevenuti e/o controllati con facilità. La nausea in particolare può insorgere qualche ora dopo la somministrazione della terapia e in casi sporadici può protrarsi per diverso tempo.
Cosa fare
In caso di terapie che frequentemente causano nausea, gli antiemetici sono di solito somministrati contestualmente alla seduta terapeutica e mantenuti a domicilio per qualche giorno. Accanto alla terapia medica prescritta è bene attuare delle accortezze alimentari come consumare un pasto molto leggero qualche ora prima oppure non mangiare nulla durante la mattinata che precede la terapia.
Se nonostante questo, i sintomi fossero particolarmente fastidiosi e si percepissero anche nei giorni che intervallano le terapie, sarebbe bene evitare pietanze molto calde con odori forti e alimenti che al paziente risultano impegnativi da digerire. Molto spesso la nausea può essere anticipatoria su base psicologica.
Se il vomito è frequente ci può essere il rischio di disidratazione, quindi è importante cercare di introdurre liquidi attraverso acqua, tè e tisane tiepide. In casi più gravi esistono soluzioni reidratanti orali disponibili in commercio da consumare a piccoli sorsi.
Cibi utili
Alcuni studi hanno messo in luce un effetto benefico dello zenzero nei confronti della sensazione di nausea e vomito, alleviandone la percezione. Può quindi essere utile creare degli infusi con immergendo lo zenzero fresco in acqua calda oppure utilizzare lo zenzero in polvere per aromatizzare yogurt o altre pietanze.
Cibi secchi come pane integrale tostato o solidi come patate lesse consumate fredde (anche schiacciate e condite con zenzero).
Le informazioni qui contenute non sostituiscono il parere del medico.
Fonti