Categorie Alimenti: Verdura.

Biete o bietole

Biete o bietole

 

biete o bietole

Famiglia: Chenopodiaceae

Genere: Beta

Specie: Beta vulgaris L. var. cycla (L.)

 

Storia delle biete o bietole

Le biete o bietole (Beta vulgaris) sono un ortaggio da foglia, la cui pianta è originaria del bacino del Mediterraneo.

 

Ne esistono diverse cultivar distinte in base alla colorazione e bollosità delle foglie, grandezza e colore delle coste, adattamento alla coltura da taglio.

Nelle varietà da taglio il picciolo fogliare è meno sviluppato e di colore verde.

 

Tipi di biete o bietole

Le varietà più diffuse sono la bieta a foglie larghe (o bieta erbetta), dalle dimensioni contenute e con foglie piuttosto sottili, e la bieta a coste, che presenta foglie grandi e larghe dal colore verde intenso con una nervatura centrale importante, da cui deriva il nome.

 

La varietà più nota tra le biete a costa è quella a coste bianche, anche se esistono varietà con coste rosse o argentee.

Della bieta a coste vengono utilizzati il lembo fogliare e i piccioli molto sviluppati (le coste) e viene coltivata in tutte le regioni italiane, specialmente nel Lazio, Liguria, Toscana e Puglia.

 

Proprietà nutrizionali delle biete

tabella con i valori nutrizionali delle biete o bietole

Valori nutrizionali delle bietole

Le biete presentano un elevato contenuto in acqua, superiore al 90% e sono ricche in fibra.

 

La bietola è anche ricca di minerali come il calcio che è utile per la salute delle ossa e dei denti, di potassio che dona all’ortaggio proprietà diuretiche e un basso contenuto di sodio.

Tra le vitamine è utile evidenziare la presenza della vitamina K che favorisce la salute del sistema nervoso centrale.

A livello di micronutrienti sono anche molto ricche in ferro e vitamina C.

 

A livello molecolare sono presenti composti come luteina, zeaxatina, quercetine che hanno potere antiossidante.

 

Benefici delle bietole

Sono molto importanti, ai fini di una corretta nutrizione, per la loro concentrazione in folati, vitamine che hanno un ruolo fondamentale nella crescita e nella riproduzione delle cellule, in particolare dei globuli rossi e per la formazione del sistema nervoso centrale nell’embrione e nel feto.

Sono anche coinvolte nella sintesi del DNA e nel metabolismo degli aminoacidi.

 

Studi recenti dimostrano un loro ruolo nella prevenzione del tumore al seno e del pancreas.

 

La porzione giornaliera di verdura consigliata per godere dei benefici citati è di 200 gr, che corrisponde a circa mezzo piatto di bietole.

 

Una porzione di biete contiene 248 µg di folati (o vitamina B9), ricoprendo così più di metà della dose giornaliera raccomandata di questa vitamina, facendo riferimento alla popolazione adulta, che è di 400 µg.

 

Interazioni delle bietole

I soggetti che assumono ACE inibitori e diuretici che aumentano i livelli di potassio nell’organismo dovrebbero evitare un consumo eccessivo di verdure a foglia verde, per via del contenuto di potassio presente in questi ortaggi.

 

Produzione e Tecnologia delle biete o bietole

Caratteri botanici delle biete

La bietola da coste è una pianta erbacea biennale (annuale in coltura).

 

Le foglie basali sono riunite a rosetta ed hanno un lembo spatolato o lanceolato, liscio o bolloso, sorretto da un picciolo carnoso ed appiattito (costa) di color bianco argento, verde, rosato o rosso.

I fiori sono piccoli, verdastri e sessili riuniti in glomeruli di 3-5 spighe fogliacee, a loro volta riunite in pannocchie.

L’impollinazione è anemofile e la fecondazione spesso incrociata, agevolata anche dalla proterandria. La fioritura avviene in primavera-estate e la raccolta del seme in luglio-agosto.

 

Il frutto è un glomerulo legnoso grinzoso indeiscente, da marrone chiaro a scuro, contenente 3-5 semi; la durata della germinabilità è 4-5 anni.

 

Coltivazione delle biete

Ha basse esigenze termiche, tollera temperature di -2, -3°C, e si adatta a tutti i tipi di terreno; presenta però elevate esigenze idriche.

Durante la coltivazione a ciclo lungo (autunno-inverno) è necessario intervenire ripetutamente con azoto.

 

Può essere coltivata in primavera come sarchiata da rinnovo o nel periodo autunno-vernino come intercalare; è sconsigliato coltivarla in successione a spinacio, barbabietola e mais.

 

L’impianto può essere mediante semina o trapianto. Con la semina meccanica si effettua una distribuzione a file ottenendo una densità di 15-25 piante a metro quadrato; nel caso di bietola da taglio la densità risulta molto più elevata.

 

Produzione delle biete

La bietola da coste viene raccolta mediante sfogliatura successiva o taglio dell’intera pianta.

La bietola da taglio invece mediante sfalciatura, quando le foglie hanno raggiunto un’altezza di 15-20 cm; il numero di tagli varia con il periodo di coltura.

 

Della bietola da coste il primo anno si consumano le foglie, il secondo anno è possibile utilizzare anche le sue radici per l’estrazione dello zucchero.

 

Stagionalità delle biete o bietole

La bietola da coste si può trovare sul mercato durante tutto l’anno, ma viene consumata soprattutto nel corso della stagione invernale.

 

Preparazione e Conservazione delle biete o bietole

Un limite della bieta è che va consumata freschissima, per cui o si ha la certezza di averla colta in giornata o è bene preferire quella surgelata, perché il processo di surgelazione permette di preservare le proprietà nutrizionali del prodotto.

 

Dimenticarsela solo per qualche giorno in frigo fa sì che la vitamina C, l’acido folico e il ferro divengano scarsamente assorbibili.

 

I folati, di cui abbiamo parlato poco fa, sono sensibili al calore e si disperdono in acqua, sarà quindi opportuno cuocere le biete rapidamente e in poca acqua.

Prediligere per questo la cottura al vapore o leggermente appassita in padella con pochissima acqua.

 

Questa verdura a foglia si presta anche ottima per preparazioni ripiene al forno.



    • AIFA, sintesi della Guida FDA sulle interazioni Farmaci-Alimenti.
    • Chen P et al. (2014) “Higher dietary folate intake reduces the breast cancer risk: a systematic review and meta-analysis”, The British Journal of Cancer;110(9):2327-38.
    • LARN livelli di assunzione di riferimento di nutrienti e energia per la popolazione italiana. IV revisione. SICS, 2014; p. 8.
    • Wang R et al. (2014) “Folate intake, serum folate levels, and prostate cancer risk: a meta-analysis of prospective studies”, BMC Public Health;14:1326.
    • www.agraria.org
    • www.bda-ieo.it
    • www.humanitas.it