Categorie Alimenti: Frutta.

Arancia Rossa

Arancia Rossa

 

arancia rossa

Famiglia: Rutaceae

Genere: Citrus

Specie: Citrus sinensis L.

 

Storia dell’arancia

L’arancia è il frutto dell’arancio, pianta sempreverde originaria della Cina e del sud-est asiatico, che venne introdotta in Europa nel XIV sec. da marinai portoghesi.

 

L’arancia è un agrume costituito da tre parti:

 

  • esterna detta pericarpo o scorza,
  • interna chiamata endocarpo suddivisa in spicchi (o logge) contenenti semi e succo,
  • intermedia, il mesocarpo o albedo.

 

Tipologie di Arancia Rossa

L’“Arancia rossa di Sicilia IGP”, che ha ottenuto l’IGP (Indicazione Geografica Protetta) con il Reg CE n 1107/96, indica le varietà di arancia a polpa rossa (quali Moro, Tarocco e Sanguinello) coltivate esclusivamente in Sicilia, nelle province di Catania, Siracusa ed Enna.

 

La varietà Tarocco presenta un frutto di grosso calibro.

Il colore della buccia è giallo-arancio e può essere arrossato su metà della superficie. La polpa, priva di semi, è di colore giallo-arancio, con pigmentazioni rossastre più o meno intense, a seconda del momento di raccolta.

Fra gli agrumi, questo tipo di arancia presenta il più elevato contenuto di vitamina C.

 

La varietà Moro è la prima tra le arance rosse a maturare, con la possibilità di disporne già dai primi giorni di dicembre.

La buccia è arancione con sfumature rosso vinose, mentre la polpa, senza semi, è interamente di colore rosso scuro, specialmente a maturazione avanzata.

Il colore del succo è sanguigno per via della presenza di una maggiore quantità di antocianine nella polpa e nella buccia rispetto alle altre varietà.

 

La varietà Sanguinello inizia invece a maturare da febbraio ed il periodo massimo di raccolta si ha tra marzo e aprile.

La buccia è di colore arancio con possibili sfumature rosso intenso. La polpa, quasi sempre senza semi, è di colore arancio con numerose screziature sanguigne.

 

Proprietà nutrizionali dell’arancia rossa

Tabella con i valori nutrizionali dell'arancia rossa

Valori nutrizionali delle arance rosse

L’arancia apporta poche calorie (34 Kcal per 100 g di prodotto) e fornisce un discreto quantitativo di fibra, presente soprattutto nell’albedo (la parte bianca che avvolge la polpa).

 

Questo agrume è un’ottima fonte di vitamina C (o acido ascorbico), potassio ed una discreta fonte di altri minerali.

 

Sono presenti inoltre, in quantitativi piuttosto elevati, pigmenti responsabili della tipica colorazione rossa, quali antociani e carotenoidi (β-carotene).

La quantità di antociani varia a seconda della varietà e delle condizioni ambientali e climatiche; è stato osservato come la stessa cultivar di arancia rossa coltivata in un luogo non idoneo non riesca a produrre frutti a polpa rossa.

Altri antiossidanti presenti in concentrazioni maggiori nelle arance rosse rispetto ad altre tipologie di arance sono flavanoni (esperidina e narirutina) e acidi idrossicinnamici (caffeico, cumarico, ferulico, sinapico).

 

La scorza di arancia presenta un notevole contenuto di fibra e di vitamina C ed un buon apporto di potassio e di calcio.

 

Il tipico odore di questo agrume è dato dalla presenza di terpeni nella scorza.

 

Benefici delle arance rosse

Le arance sono ricche di vitamina C, che contribuisce a rafforzare il sistema immunitario, ha la capacità di aumentare l’assorbimento del ferro negli alimenti ed è importante anche per la sintesi di collagene, proteina principale del tessuto connettivo.

 

Una porzione di arance contiene 75 mg di vitamina C, ricoprendo così quasi la dose giornaliera raccomandata di questa vitamina per le donne facendo riferimento alla popolazione adulta (che è di 85 mg).

 

Il β-carotene invece per via delle sue proprietà antiossidanti contrasta l’azione dei radicali liberi, modulando e prevenendo processi degenerativi e riducendo lo stress ossidativo.

 

Rivestono un ruolo cardioprotettivo gli antociani presenti in questi agrumi: essi infatti sono in grado di ridurre il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari abbassando la pressione, aumentando l’elasticità dei vasi sanguigni e diminuendo gli stati infiammatori.

 

Il consumo di arance risulta utile in caso di ipovitaminosi causata dalle terapie oncologiche.

Per combattere la disidratazione invece si può realizzare una spremuta o utilizzare la scorza di questi agrumi per aromatizzare l’acqua.

Nel caso di alterazioni del gusto dovute alle terapie si suggerisce la tecnica della marinatura.

 

La porzione consigliata è di 150 grammi, che corrisponde a 1 arancia di medie dimensioni.

 

Interazioni delle arance rosse

Le arance, essendo ricche di potassio, devono essere evitate in caso di assunzione di ACE-inibitori, quali captopril (Capoten®), lisinopril (Zestril®, Zestoretic®), enalapril (Converten®, Enapren®, Vasoretic®), fosinorpil (Eliten®), ramipril (Triatec®, Triatec HCT®), perindopril (Reaptan®, Coversyl®), benazepril (Cibacen®) e quinapril (Acequin®), utilizzati per il trattamento dell’ipertensione ma trovano impiego anche nella terapia dell’insufficienza cardiaca congestizia e dell’infarto del miocardio.

 

Quando si utilizzano diuretici che possono aumentare il potassio nell’organismo bisogna evitare di eccedere con le arance.

 

Questo agrume potrebbe interferire anche con l’azione degli antibiotici macrolidi, quali ad esempio claritromicina, eritromicina e azitromicina e midecamicina, e degli antistaminici.

 

Produzione e Tecnologia dell’arancia rossa

Caratteri botanici delle arance rosse

L’arancio è un albero dalla chioma compatta e rotondeggiante che può raggiungere gli 8-10 metri di altezza, presenta foglie ovate e lucide e fiori (zagare) bianchi e profumati.

 

Il frutto è un agrume costituito esternamente da un pericarpo o scorza che inizialmente è di colore verde e poi, quando il frutto è maturo, diventa di colore rosso, spessa e contenente oli essenziali che conferiscono la profumazione caratteristica.

La parte interna, endocarpo, è polposa e commestibile ed è suddivisa per mezzo di sottili membrane in 8-12 spicchi (logge) che contengono i semi e il succo.

Nella parte intermedia è presente il mesocarpo (albedo) di colore biancastro, spugnoso e amarognolo.

 

È una pianta di origine tropicale e per svilupparsi necessita di un clima caldo e sufficientemente umido, caratterizzato da inverni miti.

 

Coltivazione delle arance rosse

Si coltiva in Sicilia, nelle pianure delle province di Siracusa, Catania ed Enna dove, per via della forte escursione termica tra giorno e notte nel periodo di maturazione dei frutti (ottobre-dicembre) e della composizione del suolo, per difendersi i frutti producono le antocianine, pigmenti responsabili del colore.

 

La presenza di questi pigmenti risulta inferiore nelle arance coltivate nelle aree tropicali, in quanto l’assenza del forte stress termico non induce la pianta a produrre quantità elevate di sostanze protettive.

 

Produzione di questo agrume

La raccolta viene effettuata da dicembre fino ad aprile a seconda della varietà, ovvero nel momento in cui i frutti hanno raggiunto un grado di maturazione sufficiente; infatti, una volta che gli agrumi vengono staccati dall’albero, non completano la maturazione.

I frutti vengono raccolti mediante l’ausilio di apposite forbici.

 

Una volta arrivato al magazzino, il prodotto viene lavato, sottoposto al trattamento anticrittogamico, cerato, selezionato, calibrato e confezionato. I frutti vengono quindi conservati in atmosfera normale o controllata.

 

Oltre che per il consumo fresco, le arance possono essere utilizzate nell’industria per ottenere prodotti quali essenze o oli essenziali, succhi, scorze in salamoia e candite, confetture.

 

Stagionalità dell’arancia rossa

La stagione delle arance inizia a novembre e termina ad aprile.

 

Preparazione e Conservazione dell’arancia rossa

L’arancia deve presentarsi soda e, rispetto alla dimensione, pesante; infatti un frutto più è leggero maggiore sarà la presenza di buccia, dimostrandosi così meno succoso.

 

L’arancia si conserva a temperatura ambiente per 2 settimane o in frigorifero per un periodo di tempo più lungo.

 

Questo agrume può essere consumato fresco o spremuto. Per non perdere il contenuto della vitamina C presente nel frutto, quando si consuma la spremuta sarebbe bene berla subito, essendo la vitamina soggetta a fenomeni di ossidazione a contatto con l’aria, a differenza delle antocianine che resistono anche al fenomeno del congelamento.

 

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